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Accordo ARAN-sindacati: firmata la bozza di contratto per la parte economica

ROMA – Riconoscimento economico aggiuntivo subito, investimento di tutte le risorse sui livelli salariali fondamentali e, infine, l’impegno a reperire nuove risorse attraverso la Legge di bilancio. Questo l’esito della due giorni di incontri tra le parti sociali, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN).

Nei mesi scorsi, SNALS, insieme a FLCIGL, CISL scuola, UILPA RUA scuola, GILDA UNAMS e ANIEF, aveva affrontato con tenacia una dura contrattazione con l’obiettivo di non chiudere la parte economica del CCNL con le solite briciole riservate al personale del comparto Istruzione e Ricerca, pretendendo aumenti dignitosi, adeguati alle medie europee e all’inflazione galoppante.

“Si tratta di un primo e importante risultato concreto che viene incontro alle difficoltà economiche affrontate, in questo momento storico, anche dai lavoratori del nostro comparto. – dice Elvira Serafini, segretario generale SNALS/Confsal – La soddisfazione per la firma di oggi non ci fa, però, dimenticare che si tratta di una tappa, seppur significativa, di un percorso articolato.”

Sono state due le firme importanti della settimana appena conclusa. La prima, ieri, quella che le sigle sindacali hanno apposto in calce ad un accordo politico con il ministro dell’Istruzione e della Ricerca, Giuseppe Valditara, che verte sulla necessità di incrementare i livelli stipendiali del personale scolastico e individua il modo per reperire le risorse finanziarie. La seconda firma, oggi all’ARAN, ratifica l’accettazione di una bozza di contratto collettivo nazionale che contiene le tabelle degli incrementi stipendiali (funzionali ad individuare gli aumenti per ogni lavoratore del comparto).

Nel frattempo, il Consiglio dei Ministri di ieri ha stanziato, tramite provvedimento d’urgenza, altri 100milioni per la scuola. Questi soldi sono destinati alla componente fissa della retribuzione accessoria del personale docente e ATA (85,8milioni per i docenti e 14,2milioni per il personale ATA).

Secondo quanto contenuto nell’accordo con il Ministero, gli arretrati relativi al triennio contrattuale 2019-21 dovrebbero arrivare in busta paga entro dicembre.