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FIRMATO IL CONTRATTO PER L’ANTICIPO DEGLI AUMENTI STIPENDIALI. SNALS: ORA ULTERIORI RISORSE PER IL CCNL

Roma – Dopo il parere favorevole della Corte dei Conti, è stato firmato ieri all’Aran il contratto finalizzato ad assicurare entro dicembre 2022 ai lavoratori del settore scuola una parte consistente degli aumenti stipendiali relativi al CCNL 2019-2021. Il contratto recepisce quanto stabilito nell’accordo politico siglato con il Ministero l’11 novembre 2022 e definisce gli aumenti per docenti, educatori ed ATA.

Con il contratto appena stipulato viene anticipato il 95% dello stanziamento previsto nei bilanci precedenti ed in quello per il 2023. Allegate al contratto le tabelle analitiche, distinte per profili professionali e fasce di anzianità, relative agli incrementi degli stipendi tabellari e delle indennità fisse quali la retribuzione professionale docente, il compenso individuale accessorio per il personale ATA e l’indennità di direzione per i DSGA.

Una dichiarazione congiunta allegata al documento impegna le parti a distribuire ulteriori 100milioni di euro entro dicembre, da stanziare con uno specifico decreto. Il contratto stipulato consente aumenti medi mensili per i docenti di 100 euro per i docenti e di 80 euro per il personale ATA. Gli arretrati, che saranno liquidati prima di Natale, ammontano a circa 2.300 euro, detratte le indennità di vacanza contrattuale e gli elementi perequativi già erogati.

Ora l’attenzione si sposta sulle trattative per il rinnovo del CCNL, che riprenderanno il 15 dicembre e si concentreranno sulla parte normativa, relazioni sindacali, sanzioni disciplinari e sulle ulteriori risorse che saranno rese disponibili per la valorizzazione del personale della scuola.

L’accordo sugli aumenti economici è frutto della grande mobilitazione messa in campo dallo Snals/Confsal e dalle altre organizzazioni sindacali nei mesi scorsi e cerca di far fronte alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori nella delicatissima congiuntura economica che il nostro Paese attraversa.