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Le foto del convegno del 15 maggio 2023

ANNO SCOLASTICO 2024/25, MASCIALE (SNALS PUGLIA): “SICUREZZA PER I LAVORATORI DELLA SCUOLA NOSTRA PRIORITÀ. SOLIDARIETÀ AI TANTI DOCENTI PUGLIESI COSTRETTI AD EMIGRARE AL NORD”

 

 

Dimensionamento, lotta al precariato, sicurezza per i lavoratori della scuola. Sono questi gli assi su cui si svilupperà l’azione di Snals Puglia nell’anno scolastico che sta per iniziare. Resta alta l’attenzione sul tema dell’autonomia differenziata, “vero flagello per la scuola pubblica, soprattutto del Mezzogiorno”.

“Lo Snals non potrà mai approvare i pesanti tagli all’istruzione ingentiliti dalla parola “dimensionamento” e imposti dal Governo. – dice Vito Masciale, segretario regionale del Sindacato nazionale autonomo lavoratori della scuola – comprendo la necessità della Regione Puglia di far quadrare i conti rispetto ai numeri delle autonomie imposti da Roma, ma il metodo usato è totalmente sbagliato. Per salvaguardare equilibri politici, lo scorso autunno, quando si sono decisi gli accorpamenti dell’anno scolastico che sta per iniziare, l’assessore Leo ha scelto di intervenire solo sul primo ciclo di istruzione, il segmento più delicato della filiera anche per la giovane età degli studenti coinvolti. Mi auguro che si torni a prendere decisioni solo nell’ottica del buon funzionamento delle nostre scuole e che i tavoli tecnici previsti a settembre per il dimensionamento 2025/26 diano l’esito sperato e cioè che le 18 ulteriori autonomie da tagliare, rispetto alle 44 che verranno meno già a partire da oggi, riguardino solo le scuole superiori.”

Quanto al precariato, secondo il sindacalista, non è un caso né frutto di una congiuntura storica ma, anche questo, “il risultato di una precisa scelta politica a livello nazionale perché al MIM il precario conviene in termini economici. Lo stipendio del supplente è quello base e non risulta partita di spesa fissa. È triste ma è così.”

In Puglia, nell’anno scolastico che sta per iniziare, 600 cattedre non avranno un titolare. Qualcosa potrebbe migliorare dopo la protesta degli idonei al concorso 2020, ma si tratta di numeri esigui. Su 2.861 posti vacanti di personale docente nella regione, il MIM ha autorizzato soltanto 2.181 immissioni in ruolo. Considerato che, tra queste, ci sono le oltre 1.700 dell’ultimo concorso Pnrr 2023, sono solo 500 i vecchi precari che verranno stabilizzati. Ben 33 scuole pugliesi avranno anche una dirigenza precaria (nel senso di temporanea): 17 scuole non avranno la nomina di un DS, 13 hanno un incarico nominale e 3 temporaneo. Tre scuole sono della provincia di Bari, una della Bat, otto a Brindisi, sei su Foggia, quattro nel leccese e undici nella provincia di Taranto. Per il personale ATA i numeri sono ancora più importanti. Su 1.985 posti vacanti in organico di diritto, sono stati autorizzate soltanto 650 immissioni in ruolo. Sui 1.335 posti residui saranno assegnati i supplenti, a cui si aggiungeranno 1.150 supplenze per i posti in deroga. Nel dettaglio: in provincia di Bari 176 ruoli e 862 supplenze, nella BAT 101 ruoli e 317 supplenze, a Brindisi 76 ruoli e 241 supplenze, a Foggia 81 ruoli e 296 supplenze, a Lecce 86 ruoli e 406 supplenze, e a Taranto 84 ruoli e 293 supplenze. Per i DSGA ci saranno 36 immissioni in ruolo su 71 disponibilità.

“Penso che le cifre parlino da sole e siano più che sufficienti a giustificare tutte le iniziative che lo Snals Puglia prenderà per assicurare serenità e stabilità al personale e qualità di insegnamento agli alunni. Il sistema di reclutamento si riconferma inadatto a ridurre il livello di precarietà del personale scolastico. – sottolinea Masciale – Quest’anno scendiamo in campo anche con un’azione capillare di tutela della sicurezza dei lavoratori della scuola, attraverso un Protocollo d’intesa con l’associazione Gens Nova, che illustreremo nel dettaglio nei prossimi giorni. Siamo, come sempre, sulle barricate a fianco dei lavoratori ma chiediamo, anzi pretendiamo, di essere ascoltati da chi imposta le strategie per il funzionamento della scuola.”

Sono numerosissime le novità che la scuola dovrà affrontare nei prossimi mesi: dalla nuova filiera professionale all’educazione civica “individualista”, il divieto dei cellulari, le sospensioni e il voto in condotta, la sperimentazione del liceo Made in Italy.  Una la costante: la lotteria delle cattedre.