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DALLE NORME SULLA SICUREZZA AL NUOVO CONTRATTO DEI DOCENTI: I NODI DA SCIOGLIERE PER L’ A.S. 2022/23 SECONDO IL SEGRETARIO VITO MASCIALE (SNALS/CONFSAL PUGLIA)

“È il momento di pensare a dotarsi di un piano di interventi e reperire le risorse per far partire serenamente il nuovo anno scolastico. Il comparto dell’istruzione pubblica italiana ha dato prova di flessibilità e resilienza ma è stremato e questo impone di pensare per tempo alle azioni che possano supportarlo.”

A poco più di un mese dalla fine dell’attività didattica, mentre nell’immaginario collettivo gli insegnanti sono tutti al mare o in montagna a godersi le vacanze, il mondo sindacale della scuola sollecita il Ministero competente su una serie di argomenti cruciali per l’avvio dell’anno scolastico 2022/23. Il più caldo, per Snals, è il rinnovo del contratto, ma non è l’unico a preoccupare il segretario regionale Vito Masciale.

“Le commissioni esaminatrici per la prova orale del concorso straordinario bis 2022 non sono ancora state costituite.- osserva Masciale- Per i docenti che devono sostenere il colloquio è prevista l’assunzione a settembre ma in molti casi non sarà così.” “Non è ancora stato siglato il protocollo di sicurezza con le linee guida per la ripresa dell’attività didattica.- continua – Le norme di sicurezza sanitaria questa volta dovrebbero essere stabilite dai ministeri dell’Istruzione e della Salute. Nonostante l’esperienza biennale sull’argomento, le decisioni tardano ad arrivare.  Eppure i temi sono sempre quelli: gli impianti di areazione, l’organico aggiuntivo, il trasporto scolastico e il numero delle aule. In questi anni, per esempio, sono state costruite solo 3mila aule in più rispetto alle 100mila che necessitavano per garantire la sicurezza in ambienti chiusi. L’ultima variante di Sars-CoV-2 si diffonde sedici volte di più di quelle precedenti. In classi con più di quindici alunni e non ben areate farebbe una mattanza.”

Infine, il tema che negli ultimi mesi ha riunito le cinque principali sigle sindacali della scuola in una mobilitazione condivisa che, però, non ha prodotto i risultati sperati. “Urge pianificare sin da ora le azioni di protesta da attuare a settembre contro la L 79/2022. Anche se il decreto è stato in parte emendato sulla base delle indicazioni dei sindacati, la legge poi approvata dal Parlamento è contraddittoria sugli obiettivi del PNRR e invade lo spazio della contrattazione sindacale. Mi impegnerò fino in fondo affinché la mobilitazione decisa a livello nazionale da Snals/Confsal coinvolga in maniera capillare tutto il personale della scuola pugliese. La posta in gioco in termini di diritti dei lavoratori della scuola pubblica è altissima.”