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MOBILITÀ PERSONALE ATA: VINTO RICORSO SNALS PUGLIA CONTRO MIM. Masciale: “Errata interpretazione della norma sui trasferimenti da parte dell’Ufficio scolastico provinciale dopo il dimensionamento”. Il giudice del lavoro: “Il lavoratore ha diritto ad essere riassegnato all’Istituto di provenienza”.

L’assistente amministrativo illegittimamente assegnato ad un Istituto diverso da quello in cui è confluita la scuola dove era titolare prima del dimensionamento ha diritto ad essere riassegnato all’istituto di provenienza. È quanto ha stabilito il Giudice del lavoro del Tribunale di Bari, dott.ssa Giovanna Campanile, che, con sentenza n.596/2025 del 13 febbraio, ha dato ragione al lavoratore ATA di una scuola di Modugno (Ba), assistito dagli avvocati Francesco Greco e Luca Romito, dello staff legale di Snals/Confsal Puglia.

Il lavoratore aveva presentato ricorso con il supporto del sindacato, lamentando l’illegittimità del provvedimento con cui l’Ufficio scolastico territoriale, in contrasto con il vigente CCNI sulla mobilità (All.10), lo assegnava, per l’anno scolastico 2024-25 presso il Terzo Circolo “Don Milani-D’Assisi” e non a quello in cui è confluita la scuola “De Amicis-Alighieri”, dove era titolare prima del dimensionamento. I legali del sindacato hanno chiesto che fosse accertato il diritto del ricorrente ad essere assegnato dall’ 1/9/2024 presso il neo dimensionato IC “De Amicis-Alighieri”, sottolineando che “in caso di soggetto non perdente posto e di contestuale disponibilità presso la sede di servizio, consegue la naturale conferma del medesimo presso la sede di titolarità.”

In sostanza, quello che è accaduto è che un lavoratore è stato trasferito ed ha prestato servizio per cinque mesi in una scuola diversa da quella in cui aveva diritto a rimanere per un errore dell’Ufficio scolastico provinciale di Bari, diretto da Giuseppina Lotito. Il Giudice, accogliendo il ricorso, con provvedimento retroattivo, ha ordinato all’amministrazione competente l’assegnazione del ricorrente all’istituto in cui è confluito quello di titolarità dopo il dimensionamento e condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito (di cui gli uffici scolastici territoriali sono emanazione).

“Siamo soddisfatti e felici di aver fatto valere il diritto di un lavoratore e un principio di efficienza che riguarda tutti i vantaggi rinvenienti dalla continuità di servizio. Spiace questo spreco di tempo e risorse umane, visto che avevamo fatto un tentativo di conciliazione, che l’Ufficio scolastico provinciale non ha voluto cogliere.”, commenta Vito Masciale, segretario regionale di Snals/Confsal Puglia. “I dirigenti dell’Ufficio scolastico, specie quelli con meno esperienza, dovrebbero dialogare di più con il nostro sindacato. Si eviterebbero, così, molti disservizi e numerosissimi contenziosi. Tra l’altro, la continuità del servizio è un valore aggiunto che l’Amministrazione pubblica preserva, soprattutto nella scuola. Le norme, infatti, tendono solitamente ad arginare la volontà di mobilità del lavoratore. Chissà perché l’Ufficio scolastico provinciale di Bari va in direzione contraria.”, conclude.