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Ok del Consiglio regionale della Puglia a mozione su assunzioni ATA. Masciale (Snals): Risultato del dialogo con le parti sociali.

Buone notizie per gli oltre 2mila aspiranti ATA che in Puglia attendono una chiamata in servizio. Buone notizie anche per le scuole che affrontano l’anno scolastico in corso senza riuscire a far decollare servizi essenziali come la mensa per carenza di collaboratori scolastici.

Ieri il Consiglio regionale della Puglia ha dato l’ok ad una mozione che impegna il presidente Emiliano, insieme all’assessore Leo, ad un pressing sul Governo centrale in sede di Conferenza Stato-Regioni. L’obiettivo è assumere nuovo personale ATA attingendo alle graduatorie e privilegiando, in particolare, chi ha maturato esperienza, nel delicato biennio dell’emergenza Covid, come organico aggiuntivo.

“Finalmente una presa di posizione ufficiale. – commenta il segretario di Snals/Confsal Puglia, Vito Masciale, che, insieme agli altri sindacati, si era impegnato nei mesi scorsi nel portare avanti la vertenza con le Istituzioni del territorio – È il risultato di una collaborazione ampia tra le forze politiche del Consiglio, ma anche della battaglia instancabile delle parti sociali. In una nota del 10 novembre, come Snals Puglia avevamo denunciato il pericolo che le risorse aggiuntive di personale potessero arrivare alle scuole attraverso l’utilizzo improprio dei PUC (Progetti di Utilità Sociale), che avrebbero favorito i percettori di reddito di cittadinanza a scapito delle assunzioni legittime dalle graduatorie. Ringrazio i promotori della mozione, ed in particolare il consigliere Paolo Pagliara, capogruppo de “La Puglia Domani”, per aver dato credito e seguito alla nostra denuncia, bloccando sul nascere un metodo di reclutamento assolutamente illegittimo. La linea di Snals/Confsal si conferma vincente: dialogo con le Istituzioni e lavoro di squadra per il buon funzionamento della scuola e la tutela dei diritti di chi ci lavora.”

Possono ben sperare, quindi, i collaboratori scolastici, ex organico Covid, licenziati lo scorso 31 agosto e tirare un sospiro di sollievo le segreterie oberate dalla burocrazia legata al reperimento dei fondi del PNRR.

I tempi sono abbastanza stretti. Dalla Conferenza Stato-Regioni, l’impegno di studiare il modo per intercettare i fondi a sostegno delle assunzioni dovrebbe confluire, attraverso anche il lavoro delle commissioni parlamentari, nella Legge di Bilancio 2023. Entro fine anno, quindi, il comparto scuola potrebbe portare a casa un importante risultato. I sindacati chiedono soluzioni strutturali, che facciano arrivare alla scuola risorse umane, dopo anni di politiche al ribasso con pesanti tagli al personale.