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Vito Masciale (Snals Puglia) sugli istituti tecnici: “Prima delle riforme si pensi a mettere in sicurezza le fondamenta della scuola”

“Di solito, nelle nuove costruzioni si parte dal basso, dalle fondamenta, che devono essere belle solide per poter reggere tutto il palazzo. Ora mi chiedo: come reggerà la costruzione del nuovo sistema Istruzione Italia se abbiamo cominciato con il costruire l’attico?”.

Il segretario regionale Snals Puglia Vito Masciale usa una metafora presa in prestito dalla scienza delle costruzioni per commentare l’ultima grande notizia in tema di scuola: la riforma, a quanto pare, imminente degli istituti tecnici e professionali. Ieri, infatti, nell’ultima giornata della 48sima edizione del Forum Ambrosetti a Cernobbio il focus era proprio sui temi della competitività del nostro Paese e delle riforme abilitanti per il Pnrr. Per questo sono intervenuti quindici ministri del Governo italiano. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha parlato di istituti tecnici e della legge appena realizzata: la riforma di tutta la filiera tecnico-professionale, che era inizialmente attesa per fine anno e che invece è stata anticipata al Consiglio dei Ministri che si terrà tra quindici giorni.

Per Masciale, tornando alla metafora, questa riforma è l’attico. Le basi sono altre ed un mattone importante è sicuramente la continuità didattica. “Il ministro dice che praticamente sta già preparando il lavoro per il suo successore perché possa essere da subito operativo e ci sia continuità. Quest’ultima parola, però, io vorrei ripensarla applicandola alla didattica: la continuità didattica agevola l’apprendimento e la valutazione degli studenti ma non si realizza quando ogni anno c’è un cambio di docenti sulle cattedre perchè non si assume dalle graduatorie dei concorsi ma si nominano supplenti. “

Bianchi ha poi parlato anche di una ridefinizione dell’assetto organizzativo e didattico dei Centri per l’istruzione degli adulti (CPIA). “Ottimo proposito perché dobbiamo portare tutti ad avere una qualifica o un diploma ed è importante anche per gli insegnanti avere skills digitali.- ha detto il segretario di Snals Puglia – Parliamone però all’interno di una seria trattativa sindacale e contrattuale, che manca ormai da anni. Voglio ricordare che l’ultimo contratto dei docenti (CCNL) è scaduto il 31 dicembre del 2018 e che quando si parla di adeguamento degli stipendi vengono proposte ai sindacati cifre che offendono la dignità dei lavoratori della scuola pubblica”.