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PRIMO MAGGIO, MASCIALE (SNALS/CONFSAL PUGLIA): “LOTTA AL PRECARIATO E SICUREZZA SONO LE  PRIORITÀ DELLA NOSTRA AGENDA. PRONTO PROTOCOLLO ANTIVIOLENZA PER LE SCUOLE.”

 

“È un primo maggio amaro per il comparto Scuola e Formazione in Puglia. Quarantanove lavoratori della formazione professionale subiranno tra pochi giorni il licenziamento collettivo da parte degli enti di appartenenza, EPCPEP ed AGEFORM. Abbiamo cercato di evitarlo in tutti i modi, con ricorso agli ammortizzatori sociali e richieste di soluzioni strutturali da parte della Regione Puglia, ricevendo in cambio solo promesse, almeno per il momento, non mantenute. Snals, però, non si arrende: stiamo studiando con il nostro staff legale una proposta per blindare almeno il futuro dei 19 formatori storici che, per l’età anagrafica, non potrebbero mai ricollocarsi sul mercato del lavoro senza il supporto di una soluzione ad hoc. Faccio nuovamente appello al Presidente Emiliano affinché intervenga personalmente nella crisi occupazionale. La questione, ormai, è poco tecnica e molto politica. Ovvero: serve la volontà. Ciò che i tecnici del SEPAC potevano fare è stato fatto ma non è bastato per tutelare tutti i lavoratori a rischio licenziamento. Spero, altresì, che il mini rimpasto operato da Emiliano, che ha spostato le funzioni della Formazione professionale dal Dipartimento Politiche del lavoro, istruzione e formazione a quello della Programmazione non si traduca in un ulteriore danno per il personale qualificato della Formazione, dipendente degli enti di formazione costretti a chiudere o a ridimensionare il personale in mancanza di attività. Spiace dirlo ma in questi anni le politiche per la Formazione sono risultate totalmente inadeguate rispetto agli obiettivi della nuova programmazione comunitaria e i responsabili di ciò hanno un nome ed un cognome. Priorità dello Snals è la salvaguardia dei livelli occupazionali”

Questa la denuncia del segretario regionale Snals/Confsal Puglia, Vito Masciale, rispetto agli ultimi sviluppi delle vertenza ex formatori CPI (centri per l’impiego), che si trascina da anni e sembra essere giunta a un triste epilogo. La festa dei lavoratori, che Masciale celebrerà con un intervento sulla sicurezza nell’ambito del dibattito nazionale organizzato dalla Confsal, è anche l’occasione per fare il punto sui problemi più scottanti del comparto e sul ruolo del sindacato e dei sui rapporti con il sistema politico-istituzionale.

“La scuola pugliese subirà, a partire dal prossimo anno scolastico, un dimensionamento imposto dall’alto. Tagli operati con atti di forza, delibere di Giunta approvate nonostante la posizione contraria dei sindacati. In questa vicenda sono state ignorate le più basilari regole della concertazione. Non stupisce che, all’esito degli accorpamenti, ne siano venuti fuori “mostri”: scuole con un numero di alunni assolutamente ingestibile, soprattutto in termini di sicurezza.”

Oltre che alla questione del dimensionamento, che è stata centrale nei mesi scorsi e su cui il sindacato non intende abbassare la guardia, Masciale guarda ai lavoratori precari della scuola. “Quasi un quarto del corpo docente in Puglia è precario. Occorre mettere in campo misure strutturali per garantire continuità didattica e un futuro stabile ai lavoratori della filiera Istruzione e Ricerca. La scuola non ha bisogno degli interventi spot del ministro Valditara, che spesso dimostra di non conoscere (o far finta di non conoscere) i veri problemi della scuola pubblica italiana e del Mezzogiorno in particolare.”

Infine, il passaggio doveroso sul tema delle aggressioni al personale della scuola.  “Snals Puglia, dopo l’ennesima segnalazione di un docente, ha predisposto un protocollo di prevenzione e di pronto intervento in caso di aggressioni, redatto in collaborazione con l’associazione Gens Nova e con l’avvocato Antonio La Scala. Nei prossimi giorni lo presenteremo all’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia.”

Il “mestiere” del sindacato, per Masciale, è “rappresentare gli interessi dei lavoratori per la piena attuazione degli articoli 4 e 36 della Costituzione. Il sindacato è uno strumento fondamentale per la democrazia. Non dimentichiamo che la svolta totalitaria di Mussolini ebbe tra i primi atti la soppressione della libertà sindacale con gli accordi di Palazzo Vidoni del 2 ottobre 1925. Pochissimi mesi dopo il suo arrivo al governo, nel 1923, il duce abolì il Primo maggio. “

“Snals nasce nel 1976 come sindacato autonomo rispetto ai partiti. – ricorda – Oggi è un soggetto adulto, che dialoga con le istituzioni in maniera propositiva. È parte di una confederazione, la Confsal, che è al terzo posto per rappresentatività tra le OO.SS. a livello nazionale.”

A marzo 2024 gli iscritti Snals in Puglia erano 11.018: 3.336 nella provincia di Bari, 3.930 in quella di Lecce, 1.667 a Taranto, 1.542 a Foggia e 543 a Brindisi.