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Le foto del convegno del 15 maggio 2023

DIMENSIONAMENTO, MASCIALE (SNALS/CONFSAL PUGLIA): “CONTRARI AI TAGLI SULLE AUTONOMIE. REGIONE NON CEDA A RICATTI.”  

 

Nell’anno scolastico 2025/26 la provincia di Bari e quella di Foggia perderanno quattro autonomie scolastiche ciascuna, tre Lecce e Taranto, due Brindisi e BAT. Al momento, non vi è alcuna rassicurazione tangibile da parte della Regione Puglia sulla volontà di risparmiare da nuovi tagli il primo ciclo di istruzione, già pesantemente provato dal Piano di dimensionamento scolastico 2024/25. Sarò ripetitivo, forse, ma voglio ricordare all’assessore Leo che lo scorso anno abbiamo tollerato soluzioni indigeste, che secondo Snals mettevano a repentaglio persino la sicurezza delle scuole, a fronte di un preciso impegno per il futuro: bilanciare gli interventi sulla rete scolastica pugliese per gli anni a venire. L’ obiettivo è   garantire equilibrio tra ordini di scuole e parità di trattamento per i territori. Non ci sembra si vada in questa direzione.” È il commento del segretario regionale di Snals/Confsal Puglia, Vito Masciale, alle novità emerse nell’incontro di ieri pomeriggio tra organizzazioni sindacali e assessore all’istruzione, Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, sulle linee di indirizzo per il dimensionamento scolastico 2025/26.

“Snals chiede maggiore chiarezza sulle Linee di indirizzo e di ricevere il 21 settembre, non un giorno dopo, le risultanze dei tavoli tecnici provinciali. – ribadisce il sindacalista – Questa volta non accetteremo un “no” da parte della Città Metropolitana di Bari, che l’anno scorso si rifiutò persino di presentare proposte di dimensionamento per il secondo ciclo (di cui è competente, ndr). Il consigliere Bronzini minacciò le dimissioni, se fosse stato costretto a piegarsi alle richieste dei sindacati. Leo, questo lo comprendo, allora agì da mediatore, chiedendoci un sacrificio. Questa volta, però, Regione non ceda a ricatti. Gli enti territoriali devono limitarsi a fare proposte, non a dettare legge.”

Sono molti gli aspetti del dimensionamento che preoccupano lo Snals. In primis, c’è la salvaguardia dei posti di lavoro perché “è vero che non chiudono plessi, ma questo non vuol dire niente. I tagli alle autonomie sono tagli occupazionali e qualunque considerazione ministeriale su risparmi veri o presunti non li giustifica. Dietro i numeri ci sono persone, scuole.” C’è poi la difficoltà di gestire, anche da un punto di vista amministrativo, mega-istituti da 1600 o 1800 alunni. Infine, ma non ultima, la questione sicurezza perché agli istituti nati dagli accorpamenti non viene garantito un numero adeguato di collaboratori scolastici e sono proprio questi i responsabili della vigilanza. Sono loro, cioè, che filtrano ingressi ed uscite nelle scuole.