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ISCRIZIONI AS 2024/25, MASCIALE SUI PRIMI DATI PREFERENZE DEI PUGLIESI: NON SCEGLIAMO IL TEMPO PIENO PERCHÉ NON CE L’ABBIAMO

 

“Gli studenti pugliesi hanno diritto al tempo pieno/prolungato. Gli enti preposti si adoperino per garantirglielo, provvedendo, ad esempio, a dotare le scuole di locali e attrezzature per la refezione. I dati diffusi ieri dal MIM sulle preferenze nelle iscrizioni per il prossimo anno scolastico difettano di un’informazione fondamentale, unica e vera chiave di lettura delle percentuali fornite: in Puglia, e più in generale nel Mezzogiorno, il tempo pieno per  infanzia, elementari e medie  praticamente non esiste.” È partendo da questa precisazione che il segretario regionale di Snals/Confsal Puglia commenta gli allegati al comunicato ministeriale con cui Valditara fa il punto sui numeri e sugli orientamenti degli studenti e delle loro famiglie, a chiusura delle iscrizioni per il 2024/25 sulla Piattaforma Unica.

“L’allegato n.1 parla della scelta del tempo scuola, inteso come monte ore settimanale da trascorrere in classe. – spiega Masciale –  Ebbene, secondo le tabelle, in Puglia nella primaria (elementare) solo il 30,1% degli iscritti sceglie di rimanere a scuola anche il pomeriggio (40 ore settimanali) e nella secondaria di primo grado (media) un risicato 0,7%. Al netto di questi dati, bisognerebbe precisare quante scuole nella nostra regione offrono la possibilità di scegliere questa opzione. Pochissime, un numero ininfluente rispetto a quello di regioni come la Lombardia. “

“Lo Snals/Confsal Puglia chiede ai Comuni di attivare gli interventi necessari per poter davvero dare l’opzione tempo pieno/prolungato all’utenza delle scuole della nostra regione. Ne trarrebbe giovamento la qualità della preparazione degli studenti, senza contare che si creerebbe un fabbisogno di personale organico quasi doppio rispetto a quello attuale.”, conclude il sindacalista.

Quanto alle preferenze nella scelta delle scuole superiori, la Puglia è allineata alla media nazionale: licei in testa, scientifico in particolare, accoglienza tiepida per i tecnici professionali con la formula sperimentale 4+2, flop per l’esordiente liceo del made in Italy sponsorizzato, ad aprile scorso, direttamente dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Fin qui, in linea di massima, si è ragionato sulle percentuali. Ora si attende l’incontro all’Ufficio Scolastico Regionale per acquisire i valori della Puglia espressi in termini assoluti ed esaminare la situazione delle varie aree geografiche, provando anche a concretizzare i danni del Piano di Dimensionamento che entrerà in vigore, appunto, dal prossimo anno scolastico. In altri termini, a giorni si saprà la reale entità degli Istituti interessati dagli accorpamenti.