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Formazione professionale :nuovo appello unitario dei sindacati alla Regione Puglia

SEGRETERIE REGIONALI – PUGLIA
FORMATORI UTILIZZATI NEI CPI
A 4 GIORNI DALLA SCADENZA DEI CONTRATTI ANCORA NESSUNA IPOTESI DI SOLUZIONE DELLA VERTENZA CHE RIGUARDA I 70 LAVORATORI
GARANTIRE CONTINUITÀ DI REDDITO NELL’EMERGENZA E TROVARE SOLUZIONI CONCRETE CHE GARANTISCANO IL RITORNO IN SERVIZIO DI TUTTI I LAVORATORI

Saltato l’incontro di questa mattina con gli enti datoriali per acquisire gli orientamenti degli enti in merito ai licenziamenti dei formatori utilizzati negli anni presso i CPI della Regione Puglia, la vertenza appare ormai avviata a un esito inesorabile. Non solo per l’assenza di risorse, che gli enti hanno sempre lamentato, per coprire gli oneri per la copertura della CIGS fino al 31 dicembre 2023, ma soprattutto per l’assenza di prospettive di reimpiego lavorativo per tutti i 70 lavoratori, oggi dipendenti degli enti e per i quali si avvicina la data ultima per la decorrenza del licenziamento collettivo. In passato abbiamo ricevuto molteplici rassicurazioni dagli interlocutori politici, ma, ad oggi, l’unico impegno rispettato è stato l’esodo incentivato per i formatori in prossimità dell’età pensionabile. Lo scivolo pensionistico ha contribuito ad alleggerire la vertenza, ma non sono state poste in essere le misure per garantire la prosecuzione dell’attività lavorativa per tutti i cassintegrati residuali.
IL risultato è che il 27 dicembre, a quattro giorni dalla scadenza della cassa integrazione, il futuro di questi lavoratori è appeso a un filo e le risposte tardano ad arrivare dall’Amministrazione regionale, da Task force e da ARPAL, che non riescono ad esprimere una proposta compiuta per garantire che la professionalità maturata in anni di impiego qualificato nei CPI non venga dispersa. Si tratta, in molti casi, di personale con un’età anagrafica che rende difficilissima, in assenza di misure ad hoc, la ricollocazione occupazionale.
Torniamo a chiedere, in prima istanza agli enti datoriali, di farsi carico del prosieguo del periodo di cassa integrazione straordinaria per garantire, intanto, continuità di reddito dal 1° gennaio 2024 e per il primo periodo di emergenza. Torniamo, inoltre, a sollecitare e interrogare gli amministratori regionali e ARPAL affinché propongano a stretto giro una soluzione qualificata per tutti i formatori dei CPI, ricordando l’impegno preso, in più sedi, in tal senso e soprattutto a tutela dei cosiddetti “formatori storici”.
Bari, 27 dicembre 2023

FL CGIL E. FALCO

CISL SCUOLA G.GUIDO

UIL SCUOLA  G. VERGA

SNALS CONFSAL VITO MASCIALE