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Manifestazione Confsal Primo maggio, Masciale: l’autonomia di Snals è valore aggiunto nel panorama sindacale italiano

 

Napoli – “Il lavoro, quale futuro?”: è il titolo della manifestazione organizzata da Confsal in piazza del Plebiscito per celebrare il Primo maggio insieme alle delegazioni delle settanta federazioni di categoria. È, in effetti, la domanda a cui si cerca di dare risposta, soprattutto per coloro che non hanno un’occupazione.

Il pensiero di tutti è a Roma, dove il Consiglio dei Ministri è riunito per discutere un pacchetto lavoro che preoccupa le parti sociali. Queste le misure contenute nel Decreto: taglio al cuneo fiscale per i redditi non superiori a 35mila euro per tutto il 2023, innalzamento della soglia del fringe benefit esentasse fino a 3mila euro per i lavoratori con figli, nuove regole per i contratti a termine e, soprattutto, cancellazione del reddito di cittadinanza. Critici, non solo nel merito, i sindacati. Alcune mosse del premier Meloni ne hanno incrinato la fiducia: la loro convocazione a poche ore dal CdM (e quindi non in tempo utile per recepire suggerimenti) e la decisione stessa di riunire l’esecutivo nella giornata del Lavoratori.

“Un’operazione demagogica, una scelta che non porta beneficio nella lotta al precariato e alla povertà, prioritaria in questa congiuntura storico-economica”, l’ha definita Vito Masciale, segretario regionale di Snals Puglia, che dalla piazza della città partenopea rivendica la specificità del Sindacato Autonomo Lavoratori della Scuola. “Parliamo sempre e solo nell’interesse dei lavoratori. L’autonomia rispetto a qualunque condizionamento politico è nel nostro DNA, così come nel patrimonio genetico della nostra Confederazione.”

Confsal, guidata da Angelo Raffaele Margiotta, è la prima confederazione autonoma per numero di iscritti e la terza tra tutte le confederazioni italiane. Per la sua forza rappresentativa ha ben due rappresentanti nel Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.