“Un riconoscimento ufficiale che certifica il lavoro svolto dalla segreteria generale, guidata da Angelo Raffaele Margiotta, e la nostra rappresentatività nel pubblico e nel privato. Da questo dato bisogna partire per rimodulare equilibri imposti negli anni all’interno della compagine sindacale italiana.” Così Vito Masciale, segretario di Snals  e Confsal Puglia, commenta la nuova posizione della Confederazione Sindacati Autonomi Lavoratori (Confsa) all’interno del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL).

Con decreto n. 0012570-P-27/04/2023 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha, infatti, definito la nuova composizione CNEL per il quinquennio 2023/2028, riconoscendo a Confsal, nell’assegnazione dei seggi, lo stesso grado di rappresentatività della terza sigla confederale.

Confsal è, dunque, la terza confederazione sindacale italiana, prima tra le confederazioni autonome. In Puglia conta più di 50mila iscritti: circa 13mila appartengono al comparto scuola (Snals Confsal) e 5.803 al settore del privato in provincia di Bari.

“In Italia vige una sorta di regime dittatoriale che esclude, molto spesso, il sindacato autonomo, senza tener conto del volere dei lavoratori. – spiega Masciale, confermato segretario regionale Confsal nel 2021 – I lavoratori aderiscono sempre di più alle federazioni della Confsal semplicemente perché ritrovano in noi uno spirito poco ideologico, schierato solo nell’interesse dei lavoratori.” “Puntualmente, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, “dimentica” di convocare anche la Confsal quando si tratta di valutare proposte di accordo nelle materie di sua competenza con le confederazioni maggiormente rappresentative. Noi ci siamo e il peso di ciascuna organizzazione sindacale all’interno della confederazione è stato istituzionalmente certificato.”